L'organico negli anni è rimasto pressoché invariato, garantendo
così continuità e affiatamento e, di conseguenza, un sound,
cosa assai unica nella realtà orchestrale italiana dove musicisti
di indiscusso valore si riuniscono spesso solo occasionalmente.
Stilisticamente l'orchestra fa tesoro di tutto il lavoro di scrittura
ed arrangiamento delle orchestre del novecento, da Duke Ellington e Count
Basie per arrivare a Thad Jones e Gil Evans.
Vi è molta elasticità nella proposta musicale, soprattutto
perché la Bansigu al suo interno ha uno staff di arrangiatori tra
i più attivi in Italia, tra cui Silvestri, Leveratto e Tagliazucchi.
La Bansigu Big Band ha così proposto concerti interamente dedicati
ad un determinato tema o musicista, collaborando anche con illustri ospiti
sia italiani che stranieri, tra cui si ricordano Paolo Fresu, Gianluigi
Trovesi, Enrico Rava, Gianni Basso, Maurizio Giammarco, Lee Konitz, Charlie
Mariano, Paul Jeffrey, Bob Wilber, Andy McGhee, Bob Mover.
L'Orchestra, con un tocco di ironia, si è scelta un nome che testimonia
da un lato il radicamento nel territorio ligure, dall'altro il legame
diretto con la grande famiglia del jazz - Bansigu nel dialetto
genovese antico è l'altalena, per la quale la lingua inglese
detiene un termine chiave del vocabolario musicale: swing
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